martedì 18 agosto 2009

Il Segno della Croce

Nel momento della morte di Gesù in croce, si dice che si sia squarciato il velo del Sancta Sanctorum del tempio di Gerusalemme lasciando vedere il sacrario. Anche quando la lancia ha ferito il costato di Gesù, il suo cuore ha fatto vedere le «ricchezze» del suo amore.

Dimoriamo nel cuore di Gesù e contempliamo la sapienza contenuta nel segno della S. Croce.

Con la Croce di Cristo il mondo è redento: uno strumento di umiliazione e di morte diviene un segno efficace di liberazione e di vita. “Oh, Padre che hai voluto salvare gli uomini con la croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione”.

Di che cosa ci parla la Croce, che cosa ci insegna?

- Ci parla di perenne alleanza fra cielo e terra.

- Ci parla della misericordia di Dio che in Cristo crocifisso e risorto, ci ha rivelato la misura del suo amore.

- Ci parla dell'albero della vita piantato non più nel giardino dell'Eden, ma nel cuore del mondo per dare vita e speranza a tutte le situazioni di morte, di disperazione, di dolore.

- Ci parla di deserto che è ora giardino custodito dal suo vivente giardiniere. “ Oh, croce fedele, unico e nobile albero fra tutti. Nessuna foresta produce, un tale albero con tali fiori, tali fronde, tale semenza! Oh, dolce legno che sostiene con dolci chiodi un così dolce peso!”.

- Ci parla di salvezza, di appartenenza a Cristo Salvatore, ci parla di affidamento a Dio, di abbandono a Dio «nelle tue mani consegno la mia vita».

- Ci parla della vita cristiana che dalla nascita alla tomba è benedetta dalla croce gloriosa del Risorto.

Segnandoci con il segno della croce, cosa facciamo?

- Professiamo la nostra fede e la nostra appartenenza a Dio Trinità. Segnamo con la croce la fronte e diciamo che siamo del Padre (il Pensiero), segnamo con la croce la bocca e diciamo di appartenere al Figlio (la Parola), segnamo con la croce il petto e diciamo che siamo dimora dello Spirito Santo che guida il nostro agire, tocchiamo le nostre spalle e diciamo l'espansione del Regno per la potenza dello Spirito. .


- Accogliamo nelle dimensioni del corpo (altezza, profondità, estensione) della croce redentiva, ed esorcizziamo le nostre piccole croci attribuendo loro una efficacia redentiva a favore del corpo mistico «completo nella mia carne ciò che manca alla passione di Cristo».
- Valorizziamo tutte le dimensioni del nostro essere (altezza, profondità-larghezza, estensione) e lo rendiamo un «microcosmo».

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